Fulvio Collovati Mundial: «Immobile veloce, può far male a una Spagna lenta in difesa»

Collovati: "Immobile la carta in più"

Fulvio Collovati Mundial: «Immobile veloce, può far male a una Spagna lenta in difesa»

di Marco Lobasso

Fulvio Collovati sa come si fa. Sa come si vince un Mondiale, figurarsi un Europeo. L'ex centrale azzurro caro a Enzo Bearzot, oggi commentatore Rai, conosce bene la Spagna. L'ha seguita, studiata, ha ammirato i suoi pregi, ha studiato i suoi difetti.


Cosa teme della squadra di Luis Enrique?


«Ha un gruppo forte, come noi. E come noi ha ottimi giocatori, ma non fuoriclasse. A loro piace avere il gioco in mano e per questo all'inizio sarà una battaglia con il nostro centrocampo. Dobbiamo essere perfetti sulle fasce perché gli spagnoli proprio sulle fasce sono pericolosi, adesso anche di più che non abbiamo Spinazzola».


E i punti deboli?


«In difesa sono fragili, lenti e giocano piuttosto alti. Un giocatore veloce come Ciro Immobile può infilarsi al centro e risultare decisivo in questa semifinale. Dico Immobile perché per me non si tocca e non sono d'accordo con chi lo ha criticato dopo il Belgio. Si è sacrificato tanto ed è fondamentale per questa squadra; Ciro si è saputo adattare al gioco di Mancini e poi è pure in gran forma».


Mancini in due anni ha trasformato l'Italia.


«Roberto è un numero 10 nell'anima, per lui esiste il bel gioco, essere offensivi, comandare.

Ha trasformato l'Italia e ha creato un gruppo. Per questo i tifosi lo amano: con il Mancio si vede anche il bel gioco, non conta solo vincere».


L'Inghilterra giocherà in casa la semifinale e, forse, la finale. Un Europeo poco itinerante?


«La formula la conoscevamo già, eviterei polemiche. Piuttosto, quello che non va sono i sessantamila a Wembley. Se fosse dipeso da me avrei fatto giocare tutte le partite a porte chiuse. Trovo surreale di questi tempi che ci siano sessantamila persone allo stadio. Comunque, all'Inghilterra direi di non sottovalutare la Danimarca...».


La Nazionale di Mancini le ricorda in qualche cosa gli eroi Mundual del 1982?


«Le due squadre si assomigliano nel modo di fare gruppo, nell'entusiasmo. Mancini come Bearzot ha fatto capire ai ragazzi di essere tutti importanti allo stesso modo. E questo conta».


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Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Luglio 2021, 22:35
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